La disperazione del degrado
Crolli a Cardito, stabili lesionati
a Casoria, palazzi pericolanti ad Afragola, Caivano e Casalnuovo.
Polemiche sul quartiere Salicelle.
Le amministrazioni sotto accusa per mancanza di progetti.
"Salicelle, dove la
legge é fuorilegge", titola un ampio reportage apparso
su 'Panorama' della settimana scorsa, a firma di Antonio Galdo.
Durissimo l'articolo e drammatico l'impatto iconografico dello stesso
rèportage, che denuncia lo stato di totale abbandono e di
emarginazione del rione '219' definito la 'favela' più degradata
d'Italia.
Una recondita ed umbratile maceria di cemento, traspare dalle foto
del reportage che, come se non bastasse ospita una comunità
di nomadi "che affermano- non vogliono alcun rapporto con i
terribili afragolesi".
I servizi assenti; l'evasione scolastica alle stelle con un tasso
talmente alto da vantare il primato italiano; il parroco don Giro
Nazzaro, disperato; la preside della 'Europa Unita' allo stremo;
la pretura chiusa; i carabinieri barricati in quello che éstato
definito il Forte Apache; i vigili urbani che non mettono più
piede .da quando sono stati seriamente minacciati e' ogni elementare
servizio, assente.
La storia del degrado di questo quartiere é il libro aperto
che denuncia quotidianamente la nostra colpevolezza, l'abbandono
e la resa delle istituzioni, l'assenza completa di programmi organici
di recupero, promozione e sviluppo. Pochi gli eroi e i santi ancora
in prima linea: il parroco, la preside Tufano e non so più
chi altro.
Ciò che fa rabbrividire é la vacanza istituzionale,
la barriera del silenzio eretta a mo' di cortina di ferro intorno
al 'ghetto'.
La denuncia di 'Panorama' si affianca a quelle più fievoli
ma non meno dure del consigliere comunale Bassolino, che giorni
fa in consiglio comunale denunciava, come un fulmine a ciel sereno,
l'andazzo di questa amministrazione e l'assenza totale di un atteggiamento
programmatico. Cosa ancora più grave se si considera la posizione
dei DS dei quali Bassolino ne é l'autorevole esponente, che
nella stessa amministrazione sono coinvolti mani e piedi.
Molte le voci di dissenso tra gli uomini di palazzo, maggioranza
e opposizione, compresa la voce insistente che vorrebbe che l'opposizione
avesse già pronta una mozione di sfiducia sottoscritta anche
da due consiglieri di maggioranza.
"Se così fosse -avrebbe affermato il Sindaco ad un giornale
locale- non esiterei a rassegnare immediatamente le mie dimissioni".
Difficoltà di dialogo e distanza che va sempre più
ingigandendosi tra il Consiglio Comunale'e l'esecutivo é
l'altro nodo problematico denunciato dal presidente del consiglio
Francesco Petrellese, del quale, nel prossimo numero di 'Cogito'
, presenteremo una corposa intervista. Molti gli argomenti trattati,
compresa la presunta spartizione delle assunzioni relative agli
ipermercati che stanno per sorgere sul nostro territorio.
Da non trascurare, per completare il quadro, i questionari propinati
l'uno dal consigliere Antonio Cuccurese dei Repubblicani, che propone
una serie di domande ai consiglieri e ai segretari sull'amministrazione
afragolese e l'altro proposto da rifondazione, sembra sullo stesso
argomento.
Si sta sondando il terreno? Qualche voce maligna addirittura ipotizza
un eventuale passaggio di coalizione dello stesso Cuccurese, in
quanto a livello nazionale La Malfa avrebbe tassativamente vietato
all'Edera di stare a centro-sinistra. Cardito non é da meno.
Dopo la sciagura evitata in via Vecchio Belvedere l'opposizione
accusa senza mezzi termini l'Amministrazione: "Non hanno un
progetto unitario, organico e coerente per la città".
Non si fa politica senza progetti. Non si può gestire l'ordinario
e rimandare alle calende greche l'impegno per promuovere la riqualificazione
delle nostre città, dei centri storici e dei quartieri ghetto.
A Casalnuovo di rapine ce ne sono tre al giorno.
Le nostre città, le nostre strade sempre più insicure.
E come se non bastasse, collezioniamo figuracce sui settimanali
nazionali.
Stiamo ipotecando seriamente il nostro futuro. Viaggiamo come una
macchina nella notte a fari spenti. Il risveglio riparte dalla progettualità
e dalla competenza.
Fare politica forse é cosa seria.
Non é la paziella per le creature.
Dal 'Cogito' del
19-01-2003
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