La vita umana costa 5000 lire
Lettera aperta ai “Signori
della carne” che avrebbero venduto carne infetta e messo a
rischio moltissimi cittadini della regione Campania
AFRAGOLA - Quando lessi qualche
giorno fa la notizia sui quotidiani, restai senza fiato in gola.
Arrestati macellai, allevatori, veterinari; sequestrati diversi
tir di carne infetta, chiuse macellerie, macelli e strutture sanitarie,
di cui alcune a Caivano, a poche centinaia di metri da casa mia.
Costoro - è questo il risultato delle indagini del Pubblico
Ministero Rosaria Vecchi- avrebbero commerciato, venduto, messo
sulle nostre tavole carne infetta dal morbo della BSE (mucca pazza),
da tubercolosi, alfa epizootica, morbo della lingua blu e putrefatta.
E quando puzzava o era schifosamente immangiabile la taroccavano,
la truccavano con sostanze che coprivano il sapore.
La carne di colore verde veniva venduta macinata. Forse per coprire
quel colore nauseabondo aggiungevano sostanze e additivi coloranti.
Motivo? Il guadagno di qualche euro in più.
Una mucca sana costa circa 2 milioni di vecchie lire. Una ammalata
o morta per malattia, invece, solo tre o quattrocento mila lire.
Il macellaio, allora, comprava una mucca di 400 mila lire e la vendeva
al prezzo normale, guadagnando circa 5 mila lire di più al
kg.
Cinquemilalire!
Tanto vale la vita di una persona.
Cinquemilalire!
Due euro e cinquanta.
Ma allora perchè non mettersi in strade isolate, aspettare
un ignaro passante e ucciderlo per rubare i soldi che porta con
sè?
O magari andare a rapinare.
Certo.
Non sarebbe più proficuo andare a rapinare o a rubare negli
appartamenti? No. Forse sarebbe meglio andare a fare rapine a coppiette
di anziani soli in casa. Derubarli e poi, magari, ucciderli.
O forse ci sarebbe una soluzione per guadagnare facilmente ancora
più semplice: aspettare i bimbi che vanno a scuola e derubarli
dei soldi per la merendina. Più o meno il guadagno per rapina
ad ogni bambino equivarrebbe a quello ottenuto dalla vendita di
un kg di carne infetta.
VERGOGNA!
Se l’indagine in corso confermasse le accuse,
se fosse vero che avete venduto carne assassina per guadagno e per
lucro,
se un solo bambino di Caivano avesse mangiato quella carne,
se fra 5, 10 o 20 anni, tempo dell’incubazione della malattia
di Creutzfeldt-Jacob, ci sarà un solo morto per causa della
vostra avidità e del vostra satanica sete di denaro,
che la maledizione ricada su di voi e sui vostri figli.
Se penso a quei sei mesi passati con mio padre in ospedale, sei
mesi di lotta e di speranza perchè non morisse; se penso
a quei sei mesi di sforzi, di sofferenza profonda, fisica; di lotte
con i medici, di consultazioni febbrili con i più svariati
specialisti, ai pianti a dirotto e alle notti intere passate insonni
a pregare, a supplicare, a chiedere; ai pellegrinaggi, alla sollecitudine
e alle cure perchè non restasse solo e perchè psicologicamente
si sentisse forte e amato,
ogni volta che penso alla mia vita stravolta, ai disturbi cardiaci
che da 4 anni mi perseguitano, alla conoscenza diretta che ho fatto
della tragedia più grande dell’uomo, dell’abisso
terrificante che ci aspetta, la morte,
ogni volta che i rimorsi, i sensi di colpevolezza che mi assalgono,
la consapevolezza di tutto quanto altro avrei potuto fare e non
ho fatto mi viene in mente,
il mio pensiero si perde nella consapevolezza profonda della preziosità
e della unicità della vita umana, del suo inestimabile valore,
della sua irripetibilità, della sua sacralità.
La vita umana!
Il tesoro più sacro e inviolabile che possediamo. Il dono
più prezioso: l’essere stati chiamati a vivere, ad
aprire gli occhi e ad aquisire consapevolezza di esser-ci, l’essere
stati chiamati a sentire il profumo della pioggia d’autunno.
La vita umana.
Venduta a 5000 lire.
Il mio sdegno, la mia rabbia nei confronti di ciò che avete
fatto, se risultasse confermata l’indagine del pm di Nola,
è grande, infinita, senza limiti.
E la mia maledizione come l’oceano.
Non siete degli esseri umani. Siete dei mostri abietti, degli esseri
non degni di vivere nel mondo, degli animali violenti e sanguinari
senza anima nè cuore.
Vendere una vita umana per 5000 lire.
“Signori della carne”, vi hanno definiti gli inquirenti
che hanno indagato sui vostri luridi affari.
“Signori del Male”, io, invece, vi definisco.
Signori della vigliaccheria, dell’infimità ontologica,
nella nullità esistenziale, dell’infinita negazione
dell’umanità, adoratori di Satana.
Non avete dei figli? Ah, già. Siete vegetariani! Lo avete
affermato, forse ridendo, in una telefonata intercettata.
“Signori di merda”,
che avete negato la vita per 5000 lire, per 2 euro e 50, che avete
negato la vostra umanità, il vostro essere uomini, che, nel
negare, forse, la vita agli altri, avete negato la vostra vita.
Dal 'Cogito' del 24-11-2002
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