Verso l'apocalisse
Immondizia, emissioni inquinanti,
topi portatori di malattie infettive che attaccano il fegato, emissioni
elettromagnetiche di antenne per cellulari: c’è bisogno
di intervenire. Subito
AFRAGOLA
– L’ area di stoccaggio sita in località “Cantariello”
e l’ enorme fetore che invade Afragola di sera ; le emissioni
maleodoranti provenienti dagli impianti di lavorazione di sostanze
organiche ubicate nella zona ASI, località Pascarola di Caivano,
il lagno di Talona (la Cernobyl italiana, come definito da uno striscione
di protesta), le emissione continue e potenti di numerosissime antenne
telefoniche piazzate per ogni dove ad Afragola e negli altri paesi
dell’ interland (Vedi la lettera aperta del dott. Caiazzo
al Direttore pubblicata più avanti), sono alcuni degli elementi
che devono farci preoccupare in merito all’ enorme emergenza
ecologica.
La discarica o area di stoccaggio di Casoria, tanto per cominciare,
che raccoglieva i rifiuti dei settantadue paesi dal napoletano in
stato di emergenza, che, guarda caso appesta soprattutto i cittadini
afragolesi, e stata si chiusa, ma continua ad emanare un fetore
insopportabile. Alcuni medici dell’ ASL di Afragola hanno
addirittura paventato il grande rischio di “lectospirosi”,
due gravi malattie infettive portate dai topi che nel frattempo
uscendo dal loro habitat naturale, infestano il ricco banchetto
immondo, circolando liberamente in superficie.
Caivano non è da meno. Numerose ricerche scientifiche hanno
dimostrato che l’ abbinamento di sostanze organiche di origine
animale, in sospensione dell’ aria, con la combustione di
idrocarburi, può dare nel medio – lungo periodo, la
presenza di sostanze potenzialmente cancerogene.
Il Lagno o l’alveo di S. Spirito di Talona rappresenta un’
altra nota dolente.
Un alto numero di malattie polmonari nella zona cinquanta ricoveri
l’ anno scorso, riferisce il Sindaco di Casalnuovo, nonostante
l’ intervento della stessa Amministrazione Casalnuovese che
ha bloccato le immissioni provenienti da una fabbrica situata in
loco.
“Molti comuni vesuviani scaricano i liquami nei loro impianti
fognari nell’ alveo - dice arrabbiato il Sindaco di Casalnuovo
– e centinai di volte ho protestato vivacemente con la Regione
perché risolvessero il problema a monte.
Ne abbiamo ‘tombato’ un tratto – continua il primo
cittadino, tratto sul quale passa una strada a Pomigliano.
Per il resto, dopo l’ esperienza di Sarno, ci dicono che il
resto deve restare scoperto.
Per non parlare dell’ altro flagello invisibile che, nel silenzio,
miete tante vittime: le antenne trasmittenti per telefonini cellulari.
Ce ne sono dappertutto. Ad Afragola l’ altro giorno ne contavo
3 nel giro di poche centinaia di metri. Una nella centralissima
Piazza Belvedere, l’ altra accanto alla sede ASL. E mentre
la scienza prende tempo, dicendo che non ci sono ancora prove intorno
alla nocività delle radiazioni di cui sopra, ‘forse’
perché ha da tutelare le potenti lobby economiche che monopolizzano
il business, noi continuiamo a morire di leucemia, come mio padre,
attribuendo al fato e alle congiunture astrali i malanni che affliggono
il nostro mondo.
E loro guadagnano sui nostri morti.
Finalmente tre scienziati, che presenteranno un interessantissimo
libro a Casalnuovo, dimostrano e producono prove documentari in
merito: l’ ing. Filippo Manna, accademico pontaniano dal 1965,
già prof. Ordinario dell’ Istituto di Costruzione Macchine
dell’ Università di Napoli; l’ ing. Vicenzo Caprioli
dirigente tecnico del Ministero dei Lavori Pubblici.
Probabilmente il 20 Convegno “Radiazioni e Ambiente”
all’Auditorium dell’ Istituto Comprensivo A. Moro di
Casalnuovo e la presentazione del libro.
“L’ uomo considerato come corpo psico-elettrico è
costretto a vivere come un naufrago in un oceano di emissioni visibili
ed invisibili”. Recita il testo che sarà presentata
fra qualche giorno ed è una frase che la dice lunga sulla
drammaticità di quando stiamo vivendo.
Il futuro? A breve termine, con l’ estate, cioè, la
puzza e il rischio malattie infettive; fra qualche anno… Chi
vivrà vedrà. ‘Chi’!
E’ uno scenario apocalittico? Può darsi. Sono però
convinto che è possibile migliorare o almeno ottimizzare
e guidare razionalmente lo sviluppo.
“E’ giunta però l’ ora della mobilitazione
di tutti gli uomini di buona volontà – recita in un
passo il testo degli scienziati nostrani – che resisi conto
dell’ incombente pericolo, sentano tutto il peso della responsabilità
gravante sulle loro spalle, quella nei confronti della ‘più
numerosa di tutte le popolazioni, cioè delle centinaia di
miliardi di individui non ancora nati’ come diceva David R.
Browr”.
Dal 'Cogito' del
11-03-2001
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