P.P.I.: lo scisma di Afragola

Tutto inizia nel dicembre scorso quando dopo un congresso “che si è caratterizzato come gioco del mercato delle vacche - come afferma Antonio Pannone, membro del direttivo del partito, eletto nel congresso di dicembre, a suo dire delegittimato - nel totale disprezzo di ogni democrazia, formale e sostanziale, pubblicammo, per esternare il nostro disappunto, un volantino: “Kongresso del PPI di Afragola” nel quale si chiedevano le immediate dimissioni del giovane segretari-fantoccio, ostaggio di vecchie logiche e colpevole garante di oscure trame”.
La conferenza stampa tenuta dagli “scismatici” popolari afragolesi Giovedì 26 gennaio c.a., ha sancito la determinazione di un gruppo di venti popolari di dissociarsi dalle conclusioni dell’ultimo congresso e dalla procedura con la quale si è addivenuto alle “elezioni” del segretario e dei membri del direttivo.
“Non abbiamo riconosciuto l’esito del Congresso - afferma Camillo Manna, ex commissario della sezione del PPI di Afragola - e abbiamo fatto ricorso agli organi competenti. Chi oggi rappresenta il PPI, non esprime tutto il partito. Noi vogliamo - continua Nostro - che il Partito Popolare esca dalle secche e guardi al futuro anteponendo un programma che riveste importanza prioritaria. Le ideologie - dice Manna - si vanno a verificare sui problemi reali. I vecchi “autorevoli” esponenti della D.C., insieme ai nuovi, che sono peggio, hanno mortificato chi in questi mesi era in trincea, per le strade a tenere alti certi valori”.

Avete intenzione di costituirvi in lista civica?

“Assolutamente no” risponde Giovanni Romano, altro esponente PPI in rottura con neo-segratario. “Non abbiamo l’intenzione di inflazionare le liste civiche che presumibilmente saranno presenti numerose nella prossima tornata elettorale. Il nostro obiettivo e quello di promuovere un forum delle associazioni per riscoprire il gusto della preposta politica. Abbiamo intenzione di costituire una delegazione per interloquire col direttivo e col segretario per scoprire se esistono margini di operatività”.

Come mai, per combattere certe logiche veteropartitiche avete scelto di uscire dal partito e non di combattere all’interno di esso?

“Forse perchè questo era l’unico modo per farci ascoltare, forse - dicono Manna e Pannone - perchè il nostro discorso avrebbe perso prima di essere profferito in quanto il numero non è dalla nostra parte. Tra l’atro noi non siamo usciti dal partito; solo che non ci riconosciamo in questo partito. Noi siamo popolari e vogliamo essere al centro della scena politica. Non possiamo rimanere inerti di fronte alla mortificazione del PPI che tutt’oggi rimane nelle mani di certa gente. Questo PPI, si sappia, non è tutto il PPI”.

Che cosa proponete?

“Proponiamo il ritorno ai valori: famiglia, scuola. Proponiamo che eventuali progetti partissero dall’ordinario, che legittima certi processi di sviluppo sul territorio. E i problemi non mancano: centro storico fatiscente, ragazzi inabili costretti a pagare la retta per il trasporto pullman nella struttura terapeutica ecc. Una fase della storia si è conclusa: c’è stato un giudizio serio, che il congresso cittadino non ha raccolto ne recepito”.
Fedeltà all’ideologia, quindi, ma infedeltà a questi uomini che la esprimano. Impegno, serietà, determinazione, chiarezza e, a dire il vero, un po’ di imbarazzo di fronte alle obiezioni che questa associazione creata ex-novo per interloquire con l’attuale diligenza del PPI, avrebbe finito, interloquiendo con essa appunto, con il riconoscere indirettamente la legittimità del direttivo e del segretario; imbarazzo però giustificato; imbarazzo di chi, di fronte alla politica deleteria e “della poltrona” in qualche modo reagisce, fa sentire la sua voce, anche se ad essere colpito potrebbe essere il suo partito.
Saranno costoro, i venti “scismatici” di Afragola, lo sperma della rinascita del popolarismo autentico, non solo teorizzato ma soprattutto vissuto, almeno ad Afragola?
Ai posteri l’ardua sentenza. Ma se così fosse: forza ragazzi, non demordete.


Da 'Afragola Oggi' del 05-02-1995

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